E’
l’ultimo dei libri di Cecelia Ahern che, dopo l’esordio nel 2004 con P.S. I
love you, ha inanellato una serie di successi.
Cose
che avrei preferito non dire chiama Lucy, la protagonista, all’appuntamento con
la Vita , la sua
Vita. A rappresentarle la sua Vita un uomo in carne ed ossa che la conduce a
ritrovarsi e a riconciliarsi con la verità e con l’anima attraverso esperienze
quotidiane più o meno grottesche, più o meno tristi, più o meno audaci.
Ben
caratterizzati i personaggi in una variopinta galleria di ruoli e combinazioni
che movimenta efficacemente la trama.
Un
lucido, appassionato, divertente, magico confronto con la realtà del dolore,
dell’ironia, dell’amore, della speranza.
Con
una prosa fluida e morbida Cose che avrei preferito non dire accarezza la
favola e il romanzo spirituale con un invito alla reazione, al riscatto, alla
fiducia. Una graziosa riflessione sui rapporti umani e sul rispetto della
propria linfa e… della vita, appunto.
Cecelia
Ahern, Cose che avrei preferito non dire, Rizzoli editore.
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