L’esordio
letterario di Simone Lenzi, La generazione, indaga con delicatezza, eleganza e
verve nel desiderio di paternità e maternità, declinazioni al maschile e al
femminile dell’umano desiderio di prole. Un bel libro che si legge con pathos e
allegria insieme. Bravo, Simone Lenzi, già noto peraltro per essere cuore e
voce del gruppo cult Virginiana Miller.
Sentimentale,
culturale, sociale. L’ossessione e la possibilità del futuro fuori dall’ossessione.
Tra sentimenti e spinte emotive personali, nell’affanno del sogno e del
bisogno, nella trama dell’esistenza. La generazione è un’opera aperta che offre
tanti spunti di riflessione e che, forse, svela qualche aspetto della nostra
natura di uomini e donne che talvolta ignoriamo o fingiamo di ignorare. E, in
quelle differenze tra aspiranti mamme e aspiranti papà, c’è tanto materiale che
vale la pena di sondare…
Dal
libro Paolo Virzì ha tratto il film appena approdato al cinema Tutti i santi
giorni con Thony e Luca Marinelli: una
commedia umana e intima, di amore e vita, di libertà e di realtà.
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