“Uno
sconosciuto alla porta e nulla sarà più come prima”.
Il
romanzo di Stephan Mendel-Enk è ambientato nella comunità ebraica di Gòteborg,
Svezia, negli anni ottanta.
Un
po’ ironico, un po’ malinconico, un po’ tragico, Un estraneo sul divano narra
dell’adolescente Jacob alle soglie del suo Bar Mitzvah in una famiglia
improvvisamente rotta dalla separazione dei genitori. L’estraneo è il nuovo
compagno della madre. Quella svolta è una frattura per tutti e Jacob vive la
guerra che ne deriva con un misto di stupore, ansia e satira.
Stephan
Mendel-Enk ci consegna una commedia sferzante e amara immersa tra tradizione e
rinnovamento di una comunità ebraica. Le inquietudini di Jacob, il profilo dei
nonni, le feste religiose e il legame con tutto ciò che di “ebreo” o “antisemita”
avviene nel mondo, il rabbino, i meccanismi della famiglia e del gruppo
costruiscono una trama intensa e variegata, di quotidianità e di cultura.
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