lunedì 15 aprile 2013

Il gusto del peccato


Da oggi via libera a vizi e tentazioni!
E’ il libro per tutti, è proprio il caso di dirlo.
Il peccatore Simon Laham, ricercatore di psicologia sperimentale all’Università di Melbourne, ha scritto un saggio per peccatori. E a una lettura così è difficile sottrarsi perché, questo è il bello, li spiega tutti e dona l’assoluzione.
Insomma ogni medaglia ha il suo rovescio ed ecco spuntare le virtù dietro l’ozio,
l’avarizia, la lussuria e la gola. Ha aspetti positivi pure la superbia e questo francamente è quello che ci incuriosisce di più…Il goloso è di buon umore, l’avaro aguzza ingegno e impegno, l’ozioso dormiglione rende servizio utile alla memoria, il lussurioso gode e, probabilmente, fa godere. Il superbo? Lo scopriremo leggendo “Il gusto del peccato” di Laham.

D’altra parte più che a un’idea simpatica il saggio risponde a studi psicologici, insomma dalla sua ha il conforto della ricerca e del dato scientifico. Dobbiamo crederci o, almeno, cercare un confronto. Innanzi tutto con noi stessi e con i nostri peccati, esperienza non del tutto sciocca, anzi. E poi con le possibili implicazioni di relazioni umane perché può darsi che ci offra interessanti spunti per valutare con più ampio respiro i peccati di tutti.
Sottoponiamoci tutti a questo “test” e poi forse valuteremo diversamente molte dinamiche delle umane personalità: ci scopriremo meno peccatori o troveremo qualche buona ragione per continuare a esserlo, con parsimonia ovviamente!

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