Se
il mondo non ti piace John Paul Flintoff ti propone lo stimolo per provare a
cambiarlo e, magari, riuscirci. La riflessione di Flintoff parte dall’analisi
sociale e storica: i grandi personaggi che hanno scritto svolte di pensiero e
civiltà sono forse straordinarie figure carismatiche, potremmo dunque non avere
altrettante qualità e chances ma sono ottimi riferimenti per sviluppare
fiducia.
Flintoff
ci invita ad attingere alle nostre doti di empatia, coraggio e creatività, a
fare buon uso delle nostre risorse per agire, per compiere piccoli passi, per
dare segnali, per intraprendere con le azioni un cammino di trasformazione.
Forse
concordiamo tutti sul fatto che il mondo abbia un “disperato bisogno di essere
migliorato” ma stiamo fermi, per rassegnazione o timore. Solitamente non
crediamo abbastanza ai nostri gesti e alla possibilità che possano davvero
incidere sulle cose, sui pensieri, sulle situazioni. Da questa condizione di
debolezza psicologica dobbiamo uscire, scrive Flintoff. E come dargli torto?
Al
posto dello scoraggiato lamento possiamo opporre un sorriso combattente e
qualche fatto concreto. Partiamo dalla quotidianità, dal nostro ambito
personale, dal nostro spazio professionale e probabilmente basterà qualche
frutto per restituirci sogni e determinazione. D’altra parte, per amor di
chiarezza, da qualche parte dobbiamo pur cominciare se non vogliamo condannarci
all’infelicità!
Nessun commento:
Posta un commento