sabato 20 ottobre 2012

Venere in metrò


Giuseppe Culicchia si cimenta in un romanzo sulla donna moderna nella Milano “bene” con ironia acuta che fa sorridere e riflettere. Con il gergo, la noia, il limite, la patina, l’orrore di quel microcosmo di luoghi ormai comuni e francamente asfittici Culicchia affonda la lama nella crisi di Gaia, la protagonista.
Tra euforia e tragedia non mancano note sospese, speranze, aperture. Anzi. Proprio scavando nella crisi di una realtà debordante e scialba si può in qualche modo lasciar intravedere uno spiraglio di luce. E, comunque, smascherare la menzogna.
Un affondo in piena regola quello di Venere in metrò di Giuseppe Culicchia.
Nota di merito al titolo!

Nessun commento:

Posta un commento