lunedì 12 novembre 2012

L'allegra Apocalisse


La Terra non ci sopporta più. O forse è tempo appunto di rinascita…
Arto Paasilinna ci trasporta in una lettura fitta e surreale in sella al passato, al presente e al futuro. Con un racconto ironico, variopinto, assurdo ma non troppo, si può osservare la farneticazione della nostra civiltà, prendere il largo e cercare un’oasi felice per ricominciare.
Il mondo è travolto da catastrofi. Scoppia la terza guerra mondiale e finisce in frantumi mezzo pianeta. E in un contesto così drammatico il vecchio comunista “bruciachiese” Asser Toropainen in punto di morte destina tutti i suoi beni alla costruzione di un tempio. Il clamoroso colpo di scena porta il nipote, incaricato di eseguire le volontà del defunto, non solo ad esaudire l’ambizioso progetto ma anche a fondarci intorno una vera comunità, una nuova comunità fuori dalle regole e dai costumi del resto della terra.
In mezzo ai boschi della Finlandia nasce un’avventura di passione, saggezza e delirio che riconcilia con la natura e la verità dell’esistenza e degli uomini…
L’Utopia di personaggi bizzarri e geniali, la forza di spezzare le catene del conformismo inutile, la libertà da ideologie e consumismo salva quel luogo di gente laboriosa e gaudente. Mentre New York è sommersa dai rifiuti, Parigi finisce sott’acqua, l’Europa intera è avvolta da una nube tossica, l’Asia sparisce, l’eremo silvestre godeva di ottima salute.
Arto Paasilinna burla quello che siamo diventati e lo fa con ferocia allegra e garbata, consegnandoci una storia di un domani possibile almeno per i sognatori di buona volontà. Tutto intorno alla grande chiesa voluta da un “bruciachiese”!
Perché con buon senso, misura, tenacia, autocritica e una buona dose di fantasia la comunità silvestre fondata da Eemeli Toropainen, nipote del vecchio comunista e anch’egli miscredente, diventa una dimensione innanzi tutto “spirituale”.  

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