L’Antologista,
diciamolo, non sembra un libro per tutti. Nonostante lo stile brillante e
accattivante di Nicholson Baker il romantico L’Antologista si presenta come un
romanzo per cultori della poesia. In realtà è un’opera originale e
appassionata, una lettura emozionante e a tratti divertente.
Richiede
comunque, questo bisogna dirlo, se non amore sensibilità o conoscenza…perché la
poesia, straordinaria arte in miniatura, è terreno non proprio popolare e di
largo consenso.
Paul
Chowder, autore di una sola raccolta di poesie e in profonda crisi di
ispirazione, si ritrova impegnato a scrivere l’introduzione a un’antologia di
poesie in un momento personale difficile. Il lavoro sembra proprio non
decollare, la fidanzata Roz lo lascia, le giornate di Paul scorrono con lento
affanno. Rispettare i tempi di consegna sembra davvero impossibile. Ma alla
fine proprio il tormento diventa un immenso atto di amore per la poesia. Quella
che possiamo cogliere, con spirito o ironia, proprio dentro di noi.
Ma
il percorso è lungo. Tra rime e versi liberi, parole e suoni, il viaggio che
Nicholson Baker ci fa compiere è denso, puntiglioso, accorto, profondo.
“La
poesia è un singhiozzare controllato e raffinato”.
“Fare
rime è come fumare senza interruzione, si accende un verso con la brace del
precedente”.
“Il
vero ritmo di una poesia è quello di una passeggiata. O di una danza.”
Questo
e molto altro ancora, a spasso tra poeti, capolavori e componimenti orribili.
Soprattutto per farci incontrare proprio musicalità e ritmo. Nei piccoli passi
della vita…quelli che la poesia raccoglie e sublima.
E
Paul Chowder scriverà per Only Rhyme un’introduzione di duecentotrenta pagine!